Quando si parla di scommesse sportive sul web, spesso e volentieri si sente parlare di value bet. Tanti utenti vanno alla ricerca di sistemi di scommesse che possano portare molto più facilmente a vincere le proprie schedine. Non è semplice, ma conoscere un po’ tutte le tipologie di puntate che si possono trovare sul web è sicuramente un buon aiuto.
Ci sono tante piattaforme online che permettono di puntare sulle discipline sportive e che propongono dei palinsesti estremamente variegati e ricchi di quote. Un ottimo esempio da questo punto di vista è sicuramente Betmaster, che offre anche uno dei bonus sul primo deposito più vantaggiosi e convenienti di tutto il panorama online, ma al tempo stesso mette a disposizione un palinsesto di tutto rispetto.
Quando si può parlare di value bet?
Ebbene, partiamo subito dalle basi: cosa vogliono dire i termini value bet? Si fa riferimento ad un evento su cui le quote non seguono perfettamente quelle che sono le probabilità reali che un tale risultato si verifichi o meno. Uno scenario che permette chiaramente al giocatore di individuare un buon margine di guadagno. È fondamentale, però, conoscere in maniera impeccabile la corrispondenza tra quote e pronostico. Per comprendere meglio come si può calcolare il pronostico, è sufficiente dividere il numero 100 con una quota ed ecco che si otterrà la percentuale che il bookmaker assegna al verificarsi di un determinato evento.
Proviamo a fare subito un esempio per chiarire meglio questo concetto. Sulla partita tra Inter e Sassuolo, la vittoria dell’Inter è quotata 2.50: se il giocatore dovesse puntare 10 euro su tale quota, andrebbe a vincere 25 euro. quindi, la quota è quella somma che si vincerebbe, moltiplicata per l’importo della scommessa, nel caso in cui l’esito della puntata fosse positivo. Il pronostico, invece, rappresenta la percentuale di vittoria, che si può calcolare con una semplicissima formula. Nel caso della partita tra Inter e Sassuolo, la percentuale di vittoria assegnata dall’allibratore all’Inter è pari al 40%, derivante dalla divisione tra 100 e la quota di 2.50.
Come si possono riconoscere le value bet
Riconoscere le value bet non è di sicuro così semplice come potrebbe sembrare, visto che serve un bel po’ di competenza e di esperienza nell’analisi delle quote e dei pronostici. Proviamo a prendere in considerazione un campionato come la Serie A: ci sono tante squadre blasonate che, nel corso degli ultimi anni, non sono state certamente protagoniste al vertice, come ad esempio l’Inter o il Milan. Proviamo ad approfondire un esempio proprio con la squadra rossonera per comprendere meglio come si può individuare una value bet.
Ebbene, la vittoria del Milan contro l’Udinese è quotata 1.44, con il 69,4% quindi di probabilità di vittoria, mentre la quota dell’Udinese era pari a 8.00, che corrisponde al 12,5% di vittoria. Considerando anche solamente il 15% di chance di vittoria da parte della compagine bianconera, con un calcolo inverso, avremo a disposizione una quota pari a 6.40, che andrebbe a classificarsi tra le value bet. Quindi, aumentare la probabilità di un determinato evento, può modificare la quota e porta ad una value bet.
La formula per calcolare una value bet
Una volta compresa la definizione di value bet, ecco che si può approfondire la formula per poter calcolare una simile scommessa. Una simile giocata, quindi, deriva dalla differenza tra la quota relativa ad un determinato pronostico e la reale probabilità, secondo lo scommettitore, che questa possa avvenire. Non è sufficiente, però, prendere in considerazione tale discrepanza: è necessaria che abbia anche una determinata consistenza, altrimenti non ci si trova di fronte ad una vera e propria value bet.
La consistenza non è casuale, ma si basa su un ben preciso valore numero pari a 1: superando tale soglia, ecco che si può se davvero siamo di fronte ad una value bet oppure no. La formula per calcolarla prevede di moltiplicare la quota per la probabilità in termini percentuali, diviso 100. Qualora tale valore fosse superiore a 1, ecco che si tratta davvero di una value bet, mentre nel caso in cui sia più basso di 1, non siamo di fronte ad una vera value bet.
C’è anche un’altra formula che può tornare utile per calcolare quale possa essere il valore di una specifica value bet. In questo caso, si ottiene moltiplicando la quota per la probabilità (espressa in termini percentuali) e al risultato si dovrà sottrarre 100.
Come puntare su una value bet
Una volta compreso, quindi, come effettuare i vari calcoli e le diverse formule che riguardano le value bet. Il primo passo è quello di approfondire alla perfezione la disciplina su cui si ha intenzione di puntare. Molto meglio puntare su uno sport che seguite da diverso tempo, piuttosto che scommettere su una disciplina sportiva che vi è quasi sconosciuta.
Una volta scelto lo sport, ma anche il campionato su cui puntare (e in questo caso è inutile puntare su campionati egiziani, asiatici e quant’altro se non si conoscono alla perfezione. Il secondo passo, invece, prevede, tramite le formule che vi abbiamo appena indicato, di effettuare il calcolo per capire se la quota che avete di fronte corrisponda davvero ad una value bet. Meglio sempre prendere in considerazione delle partite in cui le squadre di casa sono quotate meno di 2.0. Dopo aver fatto tutti i vari calcoli, ecco che l’ultimo passo è quello di inserire all’interno della propria schedina tutte le value bet che avete trovate.
È chiaro che non si può essere frettolosi e precipitosi in questo ambito: serve analizzare con calma e tanta pazienza il palinsesto, con tutte le quote che vengono offerte da parte del bookmaker su cui si è creato un conto di gioco. Molto importante, quindi, prendersi del tempo per poter studiare in maniera analitica il palinsesto. Uno dei migliori consigli da seguire è certamente quello che prevede di studiare le quote, alla ricerca ovviamente di qualche value bet durante la settimana, in maniera tale da poter arrivare al weekend estremamente preparati e con la schedina già pronta e fatta.